mercoledì 31 luglio 2013

L’esercito siriano avanza verso la battaglia finale di Aleppo

Nell’inferno siriano, fatto di attentati, sequestri, bombardamenti e terrore, le forze militari di Assad non arrestano la loro avanzata per liberare l’intero Paese dalle bande criminali che combattono il legittimo governo siriano. A tre mesi dalla conquista della città strategica di Al Qusayr, l’esercito siriano è riuscito a liberare la città di Homs, un’altra roccaforte dei “ribelli” oltre che città storica dei Fratelli Musulmani.
Negli ultimi giorni l’esercito e i Comitati di difesa popolare, sono riusciti ad uccidere centinaia di mercenari, la maggior parte stranieri, ed hanno sequestrato un imponente arsenale di armi e munizioni custodito in decine di tunnel sotterranei situati in tutta la provincia di Homs. Sono state distrutte anche decine di jeep con mitragliatrici pesanti e pick-up con cannoni anti-aerei.
Mentre gli ultimi “ribelli” fuggivano dalla città, i carri armati dell’esercito hanno fatto ingresso nel centro di Homs e nel quartiere di Khladiyeh, dove sono state issate le immagini del presidente Bashar Assad.
La caduta di Homs, eletta dai “ribelli” all’inizio della rivolta “capitale della rivoluzione”, apre la strada alle forze militari siriane verso la città di Aleppo, ultimo baluardo strategico dell’opposizione armata.
Nelle ultime 48 ore missili terra-terra siriani hanno colpito le fortificazioni dei “ribelli” ad Aleppo, per indebolire la loro resistenza. Da segnalare il ruolo fondamentale delle milizie curde lungo il confine con la Turchia. Violenti scontri sono scoppiati in questi ultimi giorni tra milizie curde e membri di due gruppi terroristici salafiti, il Fronte al-Nusra e l’Iraq Islamic Emirate, nel nord-est della Siria.
Dopo la caduta di Homs e il rapido avvicinamento alla città di Aleppo,Washington, Gerusalemme ed Ankara dovranno decidere rapidamente se entrare nel conflitto siriano o continuare a restarne fuori, e quindi, dichiarare ufficialmente l’ennesimo fallimento militare in Medio Oriente.

lunedì 22 luglio 2013

CAMERON: IL CONFLITTO IN SIRIA È IN FASE DI STALLO, GOVERNO ASSAD È PIÙ FORTE.

Il governo di Assad potrebbe essere diventato più "forte" in questi ultimi mesi, ma qualcosa si può fare per aiutare le forze di opposizione della Siria, David Cameron ha detto.

Il primo ministro britannico ha dichiarato alla BBC, c'era una "situazione di stallo" sul terreno, ma il lavoro deve continuare a livello in...ternazionale per cercare di trovare una soluzione.
capi militari britannici hanno avvertito dei rischi di armare i gruppi di ribelli.

David Cameron ha detto che cera "troppo estremismo" tra l'opposizione, ma i gruppi moderati meritano ancora sostegno.
Forze governative siriane hanno preso l'iniziativa in questi ultimi mesi, e sono stati rafforzati dopo aver preso il controllo dell’importante città strategica di Quseir nella parte occidentale del paese nel mese di giugno.

Una delle città più grandi di Homs è stata riconquistata dalle truppe governative sostenute dai libanesi di Hezbollah.

sabato 20 luglio 2013

#PRESIDENTE‬ Al ‪ASSAD‬ NOMINA NUOVI GOVERNATORI PER QUNEITRA E HOMS

17 luglio 2013 Damasco, (SANA)- Il presidente Bashar al-Assad emette due decreti in cui nomina nuovi governatori per le province di Quneitra e Homs.

Maen Salah Eddin Ali nominato governatore di Quneitra nel decreto n. 255, e Talal al-Brancati nominato governatore di Homs nel decreto n. 256

lunedì 15 luglio 2013

Ancora in Egitto...

La polizia militare egiziana annuncia l'arresto del terrorista siriano Housam Eddin Mals uno dei comandanti del fronte di al nusra.

domenica 14 luglio 2013

Dall'Egitto..

Dall'Egitto che ha fatto cadere i fratelli musulmani: la nuova leadership egiziana, in ogni momento, annuncerà la chiusura degli uffici dell'opposizione siriana in Egitto.
Una fonte ufficiale dell'Esercito egiziano ha dichiarato che gli u...ffici dell'opposizione siriana in Egitto costituiscono ormai un pericolo per la sicurezza nazionale egiziana e ciò a causa dei loro comportamenti pericolosi a partire dal coordinamento con i fratelli musulmani caduti negli abissi ....

venerdì 12 luglio 2013

RUSSIA DICHIARAZIONE UFFICIALE: CENTINAIA/MIGLIAIA DI MERCENARI STRANIERI AL FIANCO DEI TERRORISTI IN SIRIA

12 luglio 2013 - Ci sono centinaia, probabilmente migliaia, di mercenari e militanti 'jihadisti' provenienti da vari paesi, tra... cui Europa, Stati Uniti e Russia, che combattono in Siria all'interno di formazioni e gruppi armati terroristici.

Queste sono le parole contenute in un comunicato del vice ministro degli Esteri russo, inviato speciale del presidente Putin per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov.

L'Agenzia di stampa Interfax ha citato Bogdanov dicendo che i servizi speciali siriani e russi si scambiano informazioni in relazione a rapporti che indicano come più di 1000 militanti stranieri, anche da Russia, Stati Uniti e in Europa, stiano combattendo in territorio siriano, tra cui persone provenienti da vari altri paesi , come l'Australia e la Mongolia, spinti da pazzi quanto fasulli chierici, vergognosamente venduti alla lobby sionista di USA/Israele.

Il presidente russo Vladimir Putin ha già annunciato nelle scorse settimane che centinaia di combattenti provenienti dalla Russia e dai paesi est-europei stanno combattendo al fianco dei gruppi armati terroristici in Siria.
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IL PRESIDENTE AL-ASSAD PRESIEDE LA RIUNIONE DEL PARTITO ARABO SOCIALISTA BAATH.

"Il partito deve lavorare sodo per svilupparsi attraverso l’adesione alla realtà, la promozione della cultura del dialogo, le azioni popolari volontarie, lo svilupparsi delle regole nuove di controllo e i criteri precisi nel scegliere i suoi rappresentanti in modo che possano lavorare per soddisfare ampiamente gli interessi dei diversi ceti sociali: lavoratori, contadini e artigiani .. e approfondire l'interazione con i cittadini per superare i riflessi negativi della crisi."

 lo ha dichiarato, , il presidente Bashar Al-Assad durante la riunione allargata del Comitato centrale del partito Arabo Socialista Baath

lunedì 8 luglio 2013

Il martirio di Mariam, 15enne cristiana della Siria stuprata dai jihadisti e uccisa

«Agenzia Fides, 2 luglio 2013. Si chiamava Mariam, era una 15enne cristiana di Qusair, città del governatorato di Homs, 35 chilometri a sud di Damasco. La città, che era diventata roccaforte dei ribelli siriani, è stata riconquistata dalle truppe dell’esercito regolare agli inizi di giugno. La storia di Mariam è pervenuta a Fides tramite il racconto di due sacerdoti cattolici. La famiglia di Mariam era in città quando miliziani legati al gruppo jihadista Jabhat al-Nusra l’hanno conquistata e occupata.
Mentre la sua famiglia è riuscita a fuggire, Mariam è stata presa e obbligata a un matrimonio islamico. Fonti di Fides ricordano che, attraverso i social network, era stata diffusa in Siria la fatwa emessa da Yasir al-Ajlawni – uno sheikh salafita di origine giordana, residente a Damasco – che dichiarava lecito per gli oppositori del regime di Bashar el-Assad lo stupro perpetrato ai danni di “qualunque donna siriana non sunnita”. Secondo la fatwa catturare e violentare donne alawite o cristiane non sarebbe contrario ai precetti dell’islam.
Il comandante del battaglione di Jabhat al-Nusra a Qusair ha preso Mariam, l’ha sposata e violentata. Poi l’ha ripudiata. Il giorno seguente la giovane è stata costretta a nozze islamiche con un altro militante. Anche questi l’ha violentata e poi ripudiata. La stessa dinamica si è ripetuta per 15 giorni, e Mariam è stata stuprata da 15 uomini diversi. Questo l’ha destabilizzata psicologicamente e l’ha resa insana di mente. Mariam, divenuta instabile mentalmente, alla fine è stata uccisa». Questa gente sarebbe l’alternativa al regime di Assad. Eppure, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia insistono per dare armi ai ribelli in Siria. Mosca dice “no”. Meno male che la Russia c’è.


domenica 7 luglio 2013

"PRIMAVERE ARABE" per il vicepresidente americano Joe Biden

"PRIMAVERE ARABE" è bello riproporre :
Parole del vicepresidente americano Joe Biden, parlando il 3 dicembre 2011 a Istanbul ad un convegno di imprenditori interessati a promuovere l’iniziativa privata nel mondo arabo:

"La Primavera Araba, preparata o meno che fosse (PAROLE SUE PREPARATA O MENO CHE FOSSE), è stata per Washington l’occasione per sbarazzarsi di regimi legati in qualche modo alla vecchia concezione statalista e nazionalista dell’economia, eredità del socialismo in salsa araba. In ballo c’è, come avvenuto dopo la caduta del Muro di Berlino nell’est Europa, un grande mercato dove fare largo alle imprese americane, finora osteggiate dal diffuso anti-americanismo islamico. «Le rivoluzioni democratiche in Tunisia, Egitto e Libia, e quelle ancora in corso in Siria e Yemen, sono imbevute di spirito imprenditoriale. Sacrificare "vecchi amici" come Ben Alì, Mubarak, Saleh e tradizionali nemici, come Gheddafi e Assad, in nome del libero mercato, è una scelta obbligata per Washington. "

lunedì 1 luglio 2013

MOSCA ONORERÀ I CONTRATTI MILITARI CON LA SIRIA

Mosca intende eseguire completamente i propri impegni secondo i contratti conclusi con Damasco per le forniture di armi della Difesa antiaerea della Siria, ha dichiarato ai giornalisti il... viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov.

“Naturalmente, interveniamo come partner responsabile nel quadro dei contratti conclusi e non vedo qui nessun problema particolare. Tanto più che le forniture sono state legate prima di tutto al rafforzamento della Difesa antiaerea della Siria, e non c'entrano niente con il conflitto siriano interno” ha detto il viceministro.
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