giovedì 31 gennaio 2013

COMUNICATO UFFICIALE DEL COMMANDO GENERALE DELL’ESERCITO E DELLE FORZE ARMATE

“AEREI DA GUERRA DEL NEMICO ISRAELIANO HANNO VIOLATO IL NOSTRO SPAZIO AEREO, ALL'ALBA DI OGGI, ED HANNO BOMBARDATO UN CENTRO DI RICERCA SCIENTIFICA IN JAMRAYA NEI SOBBORGHI DI DAMASCO.


 In un comunicato ufficiale, oggi mercoledì, Il Comando Generale dell’esercito e delle Forze Ar...mate ha detto: “Dopo gli infiniti tentativi del nemico israeliano, in collaborazione con gli Stati ostili e nemici del popolo siriano insieme ai loro servi all'interno del territorio, per colpire postazioni vitali e militari ben selezionate all'interno dello stato siriano, con lo scopo di diminuire il ruolo di sostegno della resistenza e dei diritti legittimi della regione.
Oggi e dopo quasi due anni di tentativi, durante i quali i loro servi “interni”, in particolare le bande armate e i movimenti radicali illuminati, sono riusciti ad attaccare alcuni di questi siti “come postazioni di difesa aerea e altri punti di vitale importanza”, e dopo aver fallito nel loro piano di attacco contro molti altri.
Aerei da guerra israeliani violano il nostro spazio aereo all'alba di oggi e bombardano direttamente uno dei centri di ricerca scientifici specializzati nel migliorare il livello di resistenza e di auto-difesa nella città di Jamraiya nella periferia di Damasco.
Il tutto è accaduto dopo che i gruppi terroristici, per diversi mesi, hanno effettuato vari tentativi di entrare ed occupare il sito ma senza successo.
 

Il comunicato ha fatto sapere che gli aerei militari israeliani si sono infiltrati dalla zona nord delle alture del monte Al-Shaekh, a bassissima quota al di sotto della capacità di intercettazione dei radar, diretti verso Jamraya, dove si trova una filiale del centro di ricerca scientifica, svolgendo il loro palese attacco bombardando il sito.

L’attacco ha distrutto interamente il palazzo causando ingenti danni materiali, oltre alla distruzione dell’edificio adiacente, e del suo garage, che appartiene al centro di sviluppo e ricerca meccanica, provocando il martirio di due impiegati e il ferimento di altri cinque, per poi ritirarsi nella stessa maniera con cui si sono infiltrati.

Quindi quello che è stato riportato dai media cioè che gli aerei israeliani avrebbero mirato ad un convoglio diretto verso il Libano dalla Siria, non ha nessun fondamento; di tutto ciò il comando generale afferma che gli aerei israeliani hanno mirato ad una struttura di ricerca scientifica in una palese e flagrante violazione della sovranità e dello spazio aereo siriano.

Il comunicato afferma: “Da quanto detto è chiaro a tutti, che Israele è il motore, il beneficiario e a volte l'esecutore di tutto quello che sta accadendo, compresi gli atti terroristici, mirati alla Siria e al suo popolo, con essa sono coinvolti alcuni paesi tramite il sostegno e il sopporto al terrorismo, in primis la Turchia e Qatar”.
 

Nel comunicato è stato aggiunto che: “Il Comando Generale delle Forze Armate riafferma che questo palese attacco si aggiunge alla storia nera dell’occupazione israeliana e alla sua aggressione e criminalità contro gli arabi e i musulmani, il governo siriano sottoporrà il caso alla comunità internazionale chiedendole di assumersi la responsabilità contro questo attacco criminale, questa arrogante e pericolosa aggressione israeliana nei confronti della sovranità siriana, sottolineando che tali atti criminali non indeboliranno la Siria e il suo ruolo, e non scoraggeranno i siriani che continueranno a sostenere i movimenti di resistenza e le cause arabe, in particolare la questione palestinese.
 

martedì 29 gennaio 2013

Siria: Assad: La guerra potrebbe finire in "due settimane"

Bashar al-Assad ritiene che le truppe siriane abbiano avuto la meglio sui ribelli nei 22 mesi di conflitto e potrebbero vincere in "due settimane", se la Turchia cessasse di sostenerli. Stando a quanto riportato oggi dal quotidiano libanese Al-Akhbar, Assad lo avrebbe dichiarato ad alcuni "visitatori" nel suo palazzo di Damasco. Il quotidiano non ha precisato chi siano queste persone.
"L'esercito ha un grande vantaggio sul terreno e ha ottenuto risultati importanti", avrebbe detto Assad, affermando che le forze armate hanno impedito all'opposizione di conquistare il pieno controllo di qualsiasi provincia del Paese. Il campo dei ribelli "è limitato ad alcune zone di confine con Turchia, Giordania e Libano, e ad alcune sacche nella campagna della capitale, dove stiamo intervenendo".
"La situazione nella capitale è migliorata e le zone strategiche, in particolare la strada dell'aeroporto, sono sicure, nonostante i tentativi dei ribelli - avrebbe precisato - se il confine con la Turchia fosse chiuso per contrastare il traffico di armi e ribelli, questa questione sarebbe risolta in due settimane".
Ai suoi visitatori, Assad avrebbe anche riferito dei colloqui avuti lo scorso dicembre con l'inviato internazionale Lakhdar Brahimi, che avrebbe prospettato una sua uscita di scena prima della scadenza del mandato, nel 2014: "Il Presidente ha tagliato corto e ha chiarito che l'unico modo per mettere fine al conflitto è risolvere la situazione sul terreno, che sta migliorando ogni giorno a favore del regime".

domenica 27 gennaio 2013

Teheran: "Un attacco alla Siria sarà considerato contro l'Iran

DUBAI - Teheran considererà qualsiasi attacco contro la Siria un attacco contro l'Iran. E' l'avvertimento lanciato da Ali Akbar Velayati, stretto collaboratore della Guida Suprema Ali Khamenei, secondo quanto riferisce l'agenzia Mehr. Sono almeno 65 le vittime registrate oggi in Siria per le violenze in corso nel Paese. Lo denunciano i Comitati di coordinamento locale sulla loro pagina Facebook, precisando che tra le vittime si contano anche due bambini e quattro donne. La maggior parte dei morti è stata registrata a Damasco e nei sobborghi della capitale, dove sono decedute 23 persone. A seguire, gli attivisti denunciano le 16 vittime di Daraa e le 11 di Homs, dove è stata lanciata una pesante offensiva da parte delle forze di sicurezza siriane. A completare il bilancio sono i sette morti di Idlib, i tre di Hama, tre di Deir Ezzor, uno ad Aleppo e uno a Hassakeh.

venerdì 25 gennaio 2013

European Solidarity Front for Syria

L’Europa si sveglia e si schiera affianco al popolo siriano e al suo legittimo presidente Bashar Assad! Da oggi si è aperto un nuovo fronte solidaristico perchè nessuno deve toccare la Siria, perchè in Siria si sta combattendo anche per te, perchè in Siria un’intera nazione sta difendendo la propria terra e la propria sovranità contro il terrorismo e la propaganda dei mass media! L’avventura è iniziata ora facciamo sul serio!!
Nobody can touch Syria,In Syria they fight for you tooIn Syria an entire nation is defending its country and sovereignity against terrorism and media propaganda

mercoledì 23 gennaio 2013

IL GENERALE AL-FREIJ: IL NEMICO PRINCIPALE È QUELLO SIONISTA E LA MISSIONE ESSENZIALE DELLE FORZE ARMATE È DI LIBERARE I TERRITORI ARABI OCCUPATI.

Il Vice Comandante in capo dell'esercito e delle forze armate, ministro della Difesa, il generale Jassem al-Fahd Freij, oggi ha fatto un’ispezione su una delle formazioni militari, dove ha incontrato molti soldati. Egli ha sottolineato che l'...esercito arabo siriano continuerà a perseguire la caccia ai gruppi terroristici armati su tutto il territorio siriano fino alla vittoria e sventerà la cospirazione ordita contro la Siria.
Ha aggiunto che il nemico principale è quello sionista e la missione essenziale delle Forze Armate è quella di liberare i territori arabi occupati.
 

Al-Freij ha apprezzato il morale alto dei soldati siriani nell'affrontare i gruppi terroristici armati e la loro determinazione per eliminarli e distruggere i loro nascondigli.
Ha aggiunto che i soldati dell'Esercito arabo siriano meritano la lode dal popolo e che insieme a loro ripristineranno la sicurezza e la stabilità in patria.

Il Generale al-Freij ha osservato che " le risorse impiegate dai paesi aggressori per distruggere la Siria, se fossero state messe a disposizione per liberare i territori arabi occupati, sarebbero state più che sufficienti".

Egli ha sottolineato che i nemici che stanno cospirando contro la Siria, sotto la guida sionista-americana, con fondi messi a disposizione da parte di alcuni paesi arabi, vogliono servire gli interessi di Israele nel minare la fermezza della Siria, e far passare il suo piano nella regione, essendo che la Siria è l'unico Stato arabo che non risparmia alcuno sforzo per liberare la Palestina e tutti i territori arabi occupati.

martedì 22 gennaio 2013

LA '151 AZOV', NAVE RUSSA PER SBARCO TRUPPE DI TERRA

Dopo avere attraversato lo stretto dei Dardanelli lo scorso 17 gennaio 2013 ed essere entrata nel mar Egeo, la grossa nave da sbarco è arrivata di fronte alle coste siriane.

Non è specificato in quale punto della costa essa sia diretta, ma essendo questo un mezzo adatto anche allo sbarco truppe anfibie, può diventare operativa in qualsiasi ...situazione, su qualsiasi tratto di costa, e non necessariamente è detto che debba attraccare in qualche porto, eccetto che per approvigionamenti.

Attualmente, la grande nave da sbarco "Azov" fa parte della 197-Brigata dei reparti anfibi della 30-esima divisione delle navi della flotta russa di stanza nel Mar Nero.

Di produzione polacca il suo nome originario era BDK-54 e fu ribattezzata col nome di Azov nel 2000, quando entrò a far parte della flotta russa nel Mar Nero.
 

lunedì 21 gennaio 2013

UNITÀ DELL'ESERCITO ARABO SIRIANO DISTRUGGONO BASI CON RAMPE DI LANCIO PER MISSILI NELLA CAMPAGNA DI ALEPPO.

È probabilmente da queste basi terroristiche che i mercenari salafiti di FSA/al Nousra hanno lanciato i razzi che hanno colpito Aleppo provocando decine e decine di morti tra i civili .

Lo conferma il Comando Generale dell'Esercito Arabo Siriano
Il Comando Generale dell'Esercito e delle Forze Armate ha anche riferito che le bande armate terroristiche, nel tentativo di alleviare la pressione su di loro e distogliere l'attenzione dalle loro sconfitte in diverse aree della provincia di Aleppo, hanno perpetrato le recenti nuove stragi contro il nostro popolo nella città di Aleppo, dove un missile lanciato dal quartiere di Kalasseh nella zona di al-Muhafaza ha causato la morte e il ferimento di molti, troppi, cittadini innocenti e provocato ingenti danni agli edifici residenziali.

In una dichiarazione ufficiale il Comando Generale delle Forze Armate ha detto che Unità delle nostre Forze Armate hanno portato a termine precise operazioni di intelligence militare contro i gruppi terroristici annidati e ben nascosti nelle campagne di Aleppo (un'area molto vasta), distruggendo i luoghi da cui si era individuato che fossero stati lanciati i razzi.

Anche tutti i luoghi in cui essi venivano assemblati e le munizioni immagazzinate, insieme a una gran quantità di ordigni esplosivi già pronti, sono stati distrutti insieme ad un certo numero di veicoli dotati di mitragliatrici pesanti.

Nella dichiarazione è anche stato aggiunto che il popolo siriano promette di continuare a ricercare e castigare come meritano i restanti terroristi e mercenari di ogni formazione e denominazione, sino a ripristinare completamente la sicurezza e la stabilità in Siria.

Non c'è luogo ove essi si possano nascondere: le Forze Armate Siriane ed i Reparti Speciali Antiterrorismo li troveranno tutti.
Non è una minaccia, è una promessa.
È una questione di igiene sociale: derattizazione totale.

domenica 20 gennaio 2013

IL GOVERNO TURCO ARRESTA I 2 AVVOCATI CHE AVEVANO VERIFICATO I DANNI INFLITTI AI VILLAGGI SIRIANI E ALLA POPOLAZIONE DAI TERRORISTI CON COMPLICITÀ TURCA

Il Governo Turco arresta 85 membri del partito turco CHD, compreso il segretario e 15 tra di loro che sono avvocati.

2 di questi avvocati avevano ispezionato i territori siriani coinvolti in atti di terrorismo in cui era stata accertata la complicità del governo turco, per verificare le sofferenze inflitte alla popolazione, sia da un punto di vista umano che secondo la responsabilità penale per le leggi internazionali.

Tutto l'arco dei partiti siriani condanna l'arresto degli 85 attivisti politici e dei 15 avvocati, considerandolo un atto immorale.
 

giovedì 17 gennaio 2013

La natura e gli ultimi sviluppi sull’attentato terroristico contro l’Università di Aleppo

Una fonte ufficiale ha affermato che i due razzi hanno causato la morte di numerosi studenti che si erano recati all’Università nel primo giorno della sessione di esami, oltre alla morte di numerosi cittadini sfollati che avevano abbandonato le loro abitazioni a causa dei violenti atti terroristici ed avevano trovato rifugio nella città universitaria. I due razzi sono caduti in località Bani Zeyd, proprio all’interno della città universitaria. 

Il Ministro dell’Insegnamento Superiore, il Dott. Mohammed Yahya Maalla, ha affermato che il Presidente Bashar Al Assad ha dato immediatamente istruzioni affinché venga subito ricostruito ciò che un vile attentato terroristico ha voluto distruggere all’interno della città universitaria e dell’Università stessa, per poter consentire il corso dell’ordinario anno accademico e delle sessioni di esame. Il Ministro ha poi affermato che il Ministero ha emesso un decreto che dispone la sospensione dell’insegnamento e degli esami, in segno di lutto per gli studenti deceduti per mano dell’odio terrorista. Il Dott. Maalla ha continuato affermando che: “Il terrorismo non ha religione ed è portatore d’ingiustizia, morte e regresso, mentre noi ci adoperiamo affinché la luce della conoscenza possa irradiarsi ovunque. Intendo ribadire che le attività didattiche continueranno in tutte le università, in tutte le facoltà e in tutti gli istituti e le istituzioni scientifiche del Paese, ciò malgrado i terroristi e i loro sostenitori negli staterelli del Golfo e in altri Paesi. Il nostro successo, la nostra superiorità e il nostro progresso dipendono dal progresso scientifico e da quanto riusciamo a sopportare le perdite e le ferite nel corpo didattico, in tutte le istituzioni dello Stato”.

D’altra parte, il Presidente dell’Unione degli Studenti Siriani, il Dott. Ammar Sa’ati, nell’esprimere il proprio cordoglio per le vittime del vile attentato, ha affermato che crimini simili, perpetrati dalle mani luride dei terroristi, sono purtroppo consuetudine dei terroristi, che mirano alla vita dei Siriani mediante omicidi e distruzioni, così come loro è stata la decisione di colpire l’Università nell’ora di punta, durante la sessione degli esami, per poter causare il maggior numero possibile di vittime. Il Dott. Sa’ati ha poi affermato che la mano sporca del terrorismo non otterrà dagli studenti siriani che una sempre maggiore convinzione nel voler continuare il loro percorso di studi e nel voler perseguire le bande terroristiche. Il Dott. Sa’ati ha concluso affermando che gli studenti siriani, prima ancora degli amici, conoscono i nemici della Siria, ragion per cui sono sempre stati all’avanguardia del popolo siriano nel cammino del Paese verso il progresso.

lunedì 14 gennaio 2013

PARLAMENTO SIRIANO APPROVA PIANO POLITICO DEL PRESIDENTE AL-ASSAD

Il parlamento siriano ha rilasciato una dichiarazione riguardo al piano politico del presidente Bashar al-Assad per porre fine ai disordini in Siria.

La dichiarazione, firmata dal presidente del Parlamento, sostiene il programma del presidente per un dialogo tra tutti i siriani e per il rispetto della sovranità e dell'indipendenza della Siria.

In esso si afferma che una cospirazione sta prendendo di mira la Siria, esprimendo il pieno supporto alle operazioni dell'Esercito Arabo Siriano contro i terroristi appoggiati dagli stranieri.

Il parlamento ha costituito un comitato per la riconciliazione nazionale che comprende 30 membri che rappresentano i siriani provenienti da varie parti del paese.

La dichiarazione invita tutti i paesi della sia della regione mediorientale che quelli occidentali di impegnarsi per affermare il diritto internazionale e fermare il loro supporto logistico, finanziario e militare ai 'ribelli' appoggiati dagli stranieri.

Il Parlamentari ha espresso pieno sostegno per un'ulteriore attivazione della vita politica in Siria. La dichiarazione ritiene che coloro che rifiutano il dialogo sono i maggiormente responsabili dello spargimento di sangue nel paese.

Il governo siriano aveva già discusso i mezzi di attuazione del piano del presidente al-Assad già preannunciati nel suo discorso del 6 gennaio 2013.
 

Una speciale commissione governativa è stata creata con il compito di contattare tutte le parti del mosaico siriano per preparare lo svolgimento di un dialogo nazionale globale.
 

domenica 13 gennaio 2013

I MERCENARI DEL FSA INTRAPPOLATI DALL'ESERCITO ARABO SIRIANO NELL'AEROPORTO DI TAFTANAZ

Il proseguimento delle manovre navali russe al largo delle coste siriane sono parte di una vasta operazione militare in quell’area del Mediterraneo, co...nfermano ufficiali responsabili russi.

Questo dunque non è un gioco, ma un modo per dire ai nemici della Siria che la Russia è presente e ben rappresentata. Mentre i finanziatori della guerra esitano di fronte alla resistenza (nazionalista/patriottica, ndt) siriana, le cose sembrano andare ancor peggio e sono più difficili per i terroristi sul campo.

L’Esercito Arabo Siriano starebbe bombardando i terroristi (mercenari, ndt) arabi del FSA, amici François Hollande, dopo averli lasciati penetrare nell’area dell’aeroporto militare di Taftanaz, nella provincia di Edlib, dove ora i bombardamenti governativi impediscono loro di ritirarsi.

Sarebbe la migliore notizia del giorno, in attesa che le informazioni in nostro possesso siano confermate.

Quando peró si pensa che circa 700 terroristi, combattenti esperti, sono stati tutti eliminati, sarebbe uno vero spettacolo pirotecnico e la cronaca annunciata della fine, anche se ci sono ancora migliaia di mercenari a combattere contro il governo di Damasco, agli ordini di chi ben sappiamo…

venerdì 11 gennaio 2013

VASTE OPERAZIONI CONCLUSE CON SUCCESSO DALL'ESERCITO SIRIANO NELLE CAMPAGNE DI DAMASCO E ALEPPO

Le Forze dell'Esercito Arabo Siriano hanno eliminato molti terroristi e mercenari in diverse operazioni militari nelle campagne di Damasco e... Aleppo. Oltre 100 i mercenari e terroristi di varia natura che sono stati eliminati.

L'Esercito Arabo Siriano ha intercettato e attaccato un nascondiglio di uomini armati in Daraya città. La base terroristica era in una scuola. Pesanti gli scontri tra esercito siriano e terroristi, conclusi con l'uccisione di decine di loro. Tra gli oltre 30 terroristi uccisi sono stati trovati i corpi di alcuni criminali ricercati da tempo: Ahmad Darwish, Zuhair al-Sheikh e Mahmoud al-Dummarani.

Mercenari stranieri: 3 pakistani, 1 libico, 1 giordano e 1 iracheno sono stati uccisi nei combattimenti, e tra loro Abu Manaf, Walid al-Rahi, Raheel Ahmad.

Unità Anti-terrorismo del Genio Militare dell'Esercito Arabo Siriano hanno pure disinnescato ben 5 bombe che erano state piazzate e pronte ad esplodere vicino alla moschea di Khalid Bin Al-Waleed.

Scontri tra soldati dell'esercito arabo siriano e mercenari sono stati segnalati nei pressi della cittadina di Hijjira, con il risultato di 23 uomini armati uccisi, tra cui Ahmad Khalil, Jasem al-Surouji, Waseem al-Azzan e Abbas al-Khouli.

Scontri tra soldati dell'esercito arabo siriano e mercenari sono stati segnalati anche nei pressi della cittadina di Madaya, con il risultato di 15 uomini armati uccisi, tra cui il loro capo Khalid Aqasha.

Altre operazioni militari contro i terroristi del FSA sono da segnalare in Kafarlaha, Khan al-Assal, Khan Touman, Zaitan e al-Bawabia, nella campagna di Aleppo.

Scontri tra soldati dell'esercito arabo siriano e mercenari sono stati segnalati anche in al-Shok Zahrawi e presso il palazzo in costruzione di Addas. Decine di uomini armati sono stati eliminati anche durante questi combattimenti.

La Siria è un luogo sempre più pulito e sicuro, dove poter lavorare e crescere i propri figli in sicurezza, liberi da schiavitù straniere.

Terroristi e mercenari hanno i giorni contati, ed i loro finanziatori e dirigenti all'estero hanno di fronte a loro un futuro di nuvole scure all'orizzonte.
 

DENUNCIA DEL MINISTERO DEGLI ESTERI SIRIANO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU

DENUNCIA DEL MINISTERO DEGLI ESTERI SIRIANO AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU:
"1000 FABBRICHE IN ALEPPO SONO STATE DERUBATE E I LORO PRODOTTI TRASFERITI IN TURCHIA CON LA PIENA CONSAPEVOLEZZA E COLLABORAZIONE DEL GOVERNO TURCO, E QUESTO È... DA CONSIDERSI" UN ATTO ILLEGALE IMPUTABILE COME VERA PIRATERIA "
*
Il Ministero Siriano degli Esteri ed Espatriati ha sottolineato che la rapina ai danni di un migliaio di stabilimenti in Aleppo e il trasferimento dei loro prodotti in Turchia con la conoscenza e la facilitazione del governo turco è da considersi "un atto illegale che è imputabile come vera pirateria".

La sollecitazione del Ministero è avvenuta con due lettere identiche indirizzate questo giovedì mattina al Presidente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e al Segretario generale dell'ONU a riguardo della rapina subita da queste fabbriche in territorio siriano ed il trasferimento delle proprietà in esse contenute verso il territorio Turchia, con la piena consapevolezza e complicità del governo di Ankara.

Il ministero ha descritto queste rapine e il trasferimento della refurtiva in Turkia sotto la supervisione turca come "un atto di aggressione" che mira a colpire i siriani nelle loro fonti di sopravvivenza e nella vita economica.

Il ministero ha descritto queste rapine e il trasferimento della refurtiva in Turkia sotto la supervisione turca come "un atto di aggressione" che mira a colpire i siriani nelle loro fonti di sopravvivenza e nella vita economica.

"Questo atto indica ancora una volta le ambizioni turche e il ruolo sta giocando la Turchia nel sabotaggio e nella crisi in Siria, e rivela anche le vere intenzioni del governo di Ankara nei confronti del popolo siriano, per derubarlo, affamarlo, causargli sofferenze", è scritto nelle lettere.

Il Ministero ha denunciato apertamente e seccamente queste pratiche come "immorali" in quanto "costituiscono una flagrante violazione dei principi di buon vicinato e di non ingerenza negli affari interni dei paesi".

" Queste pratiche sono un contributo diretto alla criminalità transfrontaliera e agli atti di pirateria, cosa che richiede una reazione internazionale che dovrebbe essere su larga scala in base ai danni causati al popolo siriano e alle loro capacità economiche e commerciali", è aggiunto nelle lettere.

Il Ministero ha ribadito che è richiesta una immediata reazione da parte del Consiglio di Sicurezza, che dovrebbe essere all'altezza delle responsabilità e degli obblighi che essa assume nel campo della lotta contro il terrorismo e per il mantenimento della sicurezza internazionale e della pace.

Tale reazione è stata resa necessaria, il Ministero ha sottolineato, alla luce del sostegno dato al terrorismo da un paese vicino, come la Turchia, favorendo le condizioni necessarie per attuare i saccheggi delle industrie della Siria e il contrabbando dei materiali che in esse erano contenutid attraverso il confine turco, distruggendo le capacità delle imprese siriane e 'le fonti della vita, oltre a facilitare lo sfruttamento di queste capacità e beni ad uso delle bande di fuorilegge terroristi, appoggiandoli di fatto all'interno della Siria.

Il ministero ha chiesto che al Consiglio di sicurezza dell'ONU e al Segretario generale dell'ONU di "emettere una chiara condanna di questi atti di sabotaggio e terrorismo, adottando al più presto tutte le misure necessarie per chiedere conto di ciò sia agli autori che alle parti regionali ed internazionali, nonchè alle forze che stanno dietro di loro."

Questa condanna, è detto nelle lettere, dovrebbe "riflettere il rifiuto, da parte delle NU, affinchè ci siano ulteriori ed eventuali contributi da parte dei paesi che sono dichiaratamente ostili nei confronti della Siria, che possano aggravare ulteriormente le condizioni di vita del popolo siriano e aumentare la loro sofferenza umanitaria".

Il Ministero degli Esteri ed Espatriati ha fatto appello affinchè si prendano tutte le misure legali necessarie e possibili contro il governo turco, obbligandolo a restituire le proprietà rubate ai loro legittimi proprietari ed a pagare tutte le compensazioni ai suddetti interessati, secondo quanto stabiliscono le regole vigenti in materia di diritto internazionale, oltre ad imporre e ottenere l'assicurazione che vengano interrotte immediatamente tali pratiche e che non si debbano mai più ripetere, ora e nel futuro.

martedì 8 gennaio 2013

Discorso All''Università di Damasco del Presidente Assad

Ecco i principali passaggi dei primi minuti del discorso dall'Universita' di Damasco del presidente della Repubblica araba della Siria, Bashar Assad:
"Proponiamo la formazione di un governo di unita' nazionale basato sul voto popolare".
..."Organizzeremo una Conferenza per il Dialogo con tutti i partiti dell'Opposizione che non si sono macchiati di sangue siriano".
"Ci sara' un Referendum sulla Costituzione".
"La guerra in Siria non e' una guerra per il potere, e' l'aggressione dei terroristi contro la gente".
"Alcuni paesi vogliono dividere la Siria in piu' parti e per questo forniscono di armi i terroristi".
"Ringrazio i governi di Russia, Cina e Iran per essersi opposti all'intervento armato contro la Siria".

domenica 6 gennaio 2013

SIRIA: ASSAD ALLA NAZIONE (1), L'OCCIDENTE VUOLE TOGLIERCI DIGNITA' E INDIPENDENZA



DAMASCO (IRIB) - In questi istanti sta pronunciando il suo discorso dall'Universita' di Damasco il presidente della Repubblica araba della Siria, Bashar al-Assad.

Ecco i principali passaggi dei primi minuti del suo discorso.
... "Per superare questo difficile momento dobbiamo rafforzare le nostre volonta' ".
"Il pensiero takfirista e' entrato in Siria per distruggere tutto quello che abbiamo".
"Difendere la patria e' dovere nazionale di tutti noi".
"I nemici cercano di provocare una rivoluzione in Siria".
"L'Occidente vuole toglierci la nostra dignita' e la nostra indipendenza". (A questa frase e' seguito un lungo applauso dei presenti).
Aggiornamenti nei prossimi minuti sul nostro sito.
 

sabato 5 gennaio 2013

Missili di fabbricazione francese, in dotazione solo alle forze speciali della Repubblica di Francia, sequestrati dalle mani di mercenari terroristi del FSA.

Missili di fabbricazione francese, in dotazione solo alle forze speciali della Repubblica di Francia, sequestrati dalle mani di mercenari terroristi del FSA.

Questa è una prova della grave interferenza del regime francese nella crisi siriana, giungendo ad armare un branco di pazzi terroristi con armi tanto pericolose e devastanti.

Non è la prima volta che in Siria si trovano armi di fabbricazion...e francese nelle mani di bande armate terroristiche: in precedenza erano stati rinvenuti anche dei missili anticarro di tipo SAM.

Tale atto cospirativo da parte della Francia viola ogni regola internazionale dei rapporti di corrette relazioni tra paesi, ed è ancora più grave provenendo da una nazione che è un membro permanente, con diritto di veto, delle Nazioni Unite.

Se queste sono le nazioni sulle quali si dovrebbe reggere il diritto internazionale, la credibilità e autorità delle Nazioni Unite viene messa in seria crisi e a rischio.

Sarebbe doveroso portare questo argomento, vitale per la credibilità di tale istituzione internazionale, l'ONU, all'ordine del giorno per una riunione speciale degli Stati membri, affinché sia fatta chiarezza e non sia più possibile in futuro che si ripetano tali violazioni, le quali dovrebbero, ipso facto, far decadere la nazione che se ne rende responsabile dalla sua posizione di privilegio disonorato.

La violazione delle regole fondamentali sulle quali si regge un'istituzione così autorevole come l'ONU, specie se da parte di una nazione chiave come la Francia, mette in discussione tutto il contesto sul quale le nazioni Unite si reggono.

venerdì 4 gennaio 2013

“Il cosiddetto ‘esercito siriano libero’ è solo un branco di terroristi”.

L’International Human Rights Commission (IHRC) dice che il cosiddetto ‘esercito siriano libero’ è null'altro che un gruppo terroristico, sottolineando che Turchia, Qatar e Arabia Saudita forniscono denaro e armi ai terroristi in Siria.

In un’intervista rilasciata alla... TV araba siriana mercoledì, il capo dell’IHRC, Muhammad Shahid Amin Khan, ha detto che IHCR condanna il terrorismo in tutto il mondo, senza alcuna eccezione, aggiungendo che i rapporti diffusi dai media dei paesi occidentali e di alcuni Stati del Golfo Persico, riguardo agli sviluppi in Siria, sono “falsi”.
“La Siria è stata vittima dello stesso tipo di terrorismo che ha preso di mira il Pakistan e altri paesi, a causa di al-Qaeda, che stava combattendo contro l’occupazione USA in Afghanistan ed ora è presente in Siria”, ha aggiunto Khan.

Il capo dell’IHRC si è scagliato contro il Qatar e la Turchia a causa del loro perseguimento di una politica basata sul finanziamento ai terroristi per destabilizzare i Paesi islamici.

Egli ha invitato tutte le parti in Siria a mettersi in gioco nel dialogo e a trovare una soluzione pacifica alla crisi in atto nel paese, invitando i gruppi dell’opposizione a modificare la propria politica di sostegno al terrorismo e di smetterla di essere semplici strumenti nelle mani di altri paesi.

Amin Khan ha osservato che la IHRC ospiterà una conferenza internazionale per risolvere la crisi in Siria, in Libano il prossimo febbraio, dicendo che molti capi di Stato e capi di organizzazioni internazionali saranno invitati alla manifestazione.

Il 31 dicembre scorso, il primo ministro siriano Nader Wael al-Halqi ha detto che Damasco risponderebbe a qualsiasi iniziativa destinata a risolvere i disordini in Siria attraverso il dialogo.

“Il governo sta lavorando per sostenere il progetto di riconciliazione nazionale e risponderà a qualsiasi iniziativa regionale o internazionale che possa risolvere l’attuale crisi attraverso il dialogo ed i mezzi pacifici, per evitare l’intervento straniero negli affari interni della Siria”, ha detto Halqi.
 

Molte persone, tra cui un numero elevato di appartenenti alle forze di sicurezza, sono stati uccisi nel tumulto che ha avuto inizio in Siria nel marzo 2011.

Il governo siriano dice che il caos è stato orchestrata dal di fuori del paese, e ci sono rapporti i quali confermano che un gran numero di militanti armati siano cittadini stranieri.
 

martedì 1 gennaio 2013

L'ESERCITO SIRIANO REGOLARE LIBERA HOMS (periferia) PER LA SECONDA VOLTA -OLTRE 200 TERRORISTI UCCISI

SMENTITE LE MENZOGNE MEDIATICHE CHE PARLAVANO DI "MASSACRO DI CIVILI": TUTTI I MORTI SONO MILIZIANI ARMATI, A MAGGIORANZA D...I NAZIONALITÀ STRANIERA
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Homs (Syria): l’Esercito Arabo Siriano riprende il pieno controllo della zona strategica di Deir Ba'alba, a margine della periferia di Homs, con oltre 200 mercenari uccisi negli scontri, smentendo le bugie dei media sul "massacro di civili".

Le Forze di Sicurezza siriane sono riuscite a ristabilire il pieno controllo della periferia di Homs, nella quale si erano infiltrati nuovamente alcuni gruppi di mercenari attraverso cunicoli e gallerie sotterranei che ancora non erano stati scoperti.

Già nei scorsi giorni si erano registrati duri scontri a fuoco tra l’Esercito Arabo Siriano e alcuni gruppi armati di di questi terroristi affiliati ad al-Qaeda, ma oggi si può dire che la seconda battaglia di Homs sia terminata nuovamente con la vittoria del SAA (Syrian Arab Army) e la liberazione della popolazione dal terrore che la minacciava nel suo normale convivere.

I rappresentanti mediatici di queste organizzazioni terroristiche hanno però diffuso la notizia, tramite le solite emittenti compiacenti al-Arabya e al-Jazeera, in cui affermano che durante l’assalto ai quartieri della città, occupati militarmente dagli al-qaedisti, i militari delle Forze Armate siriane avrebbero ucciso indiscriminatamente circa 200 persone, tra cui bambini e donne.

Fonti d’informazione giornalistiche indipendenti e gruppi locali di attivisti per i diritti umani non confermano le dichiarazioni di al-Jazeera e al-Arabya, ma i media europei, specialmente quelli italiani e francesi, che si stanno dimostrando trai più servili nei confronti di questa nuova guerra mediatica, invece diffondono le false notizie dei media del Golfo, non verificate e non dimostrabili, continuando a dimostrare solamente due cose: totale mancanza di onestà e di professionalità.

In realtà coloro che hanno perso la vita sono solo i miliziani dei gruppi terroristici legati al FSA e al-Qaeda, che hanno lasciato traccia del loro passaggio devastando le strutture pubbliche e private e imbrattando i muri delle case con i loro deliranti grafiti. Non risultano corpi di donne o bambini tra i cadaveri rinvenuti dopo i combattimenti, e se ce ne fossero stati i primi a diffondere le foto ed i video con i telefonini sarebbero stati proprio i gruppi terroristici.

Fonti locali ufficiali mediche riferiscono che la conta dei corpi senza vita salirebbe ad oltre 200, tutti uomini, molti in divisa e tutti armati , e tra loro diversi leader e capi banda, a maggioranza di nazionalità straniera.

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